C’era una
volta, nel regno delle anime, un’anima persa. A quest’anima piaceva vagare,
farsi male, superare ogni limite e vivere, vivere tanto. Un giorno quest’anima,
in preda ad uno dei suoi consueti deliri, cadde dal regno e rotolò giù tra gli
umani, finendo per spaccarsi in due. Le due parti, in preda allo sconforto,
finirono per andare a rifugiarsi in due corpi tanto diversi quanto uguali,
destinati a incontrarsi e a restare insieme per sempre.
Noi ci
vogliamo così tanto da arrivare a odiarci e sappiamo già tutto quindi non ci
diciamo niente. E siamo meglio di tutti i libri e i film del mondo perché
dobbiamo ancora scrivere la nostra storia, anche se l’abbiamo già scritta da
qualche parte e aspettiamo solo di trovarla, lontano.
E la vita
non è sempre facile, ma quando due parti si incontrano allora diventa un po’ meno
dura andare avanti, le linee spezzate che sbattono a destra e sinistra, in
qualche modo, trovano il modo di andare dritte, anche se la direzione non è
chiara, anche se a volte sembra che possano perdersi e spezzarsi di nuovo.
Io non lo so
come saremo tra dieci anni, e non so neanche come saremo quando avremo l’età
dei nostri genitori, ma so che in qualche modo e da qualche parte, saremo
insieme, perché tu sarai il libro ed io la colla, tu sarai le parole ed io la
rima, perché quando mi sentivo un disastro credevo mi avresti trattata male, e
invece mi hai aiutata a cambiare idea, e per me “casa” è dovunque sono con te.
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