giovedì 30 maggio 2013

Quello che accade in mezzo è la vita

Bisogna imparare a cavarsela da soli. Non perché le persone deludono, no. Quello è un dato di fatto, un qualcosa che si è sempre saputo e sempre si saprà.

Bisogna imparare a cavarsela da soli perché è così che deve essere. Nasciamo e moriamo soli. Quello che accade in mezzo è la vita. E la vita non è giusta, la vita non ti ascolta. La vita fa il suo corso e tu ti adegui.
Ti guardi intorno e ti rendi conto che non c’è molto che si possa fare, solo andare avanti. Non che questo debba portare a rassegnarsi, no.

La verità è che ci attacchiamo agli altri perché abbiamo paura, non perché ne abbiamo bisogno. E la paura porta solo ad altra paura. Bisogna smettere di avere paura e alzare gli occhi al cielo, essere forti.
Se durante la vita dovessimo incontrare qualcuno che ne vale la pena, con questa persona bisognerebbe condividere la felicità, non la paura.

Il principio di causalità sancisce che una cosa  può generare solo se stessa, per cui è necessario attaccarsi alla felicità, non alla paura. E bisogna capirlo presto, perché quando è tardi non si riesce a smettere.

lunedì 27 maggio 2013

Scrivo


Io non so parlare. 
Per questo scrivo. 
Scrivo per chi ha perso tanto, ma vuole ancora tutto. 
Scrivo per chi tenta ogni giorno di catturare l'infinito, arraffare l'incondizionato. 
Scrivo per chi sa che la vita è più di questo, e non si accontenta. 
Scrivo per chi spera, così come per chi si dispera. 
Scrivo perché le parole lette ti entrano dentro più di qualsiasi odore, più di qualsiasi suono. 
Scrivo perché un giorno possa rileggermi e sorridere.

Sarebbe bello

Sarebbe bello poter trasformare i brutti ricordi in qualcosa di buono. Sarebbe bello poter tornare indietro, ripercorrere quegli attimi e decidere di far andare le cose in modo diverso. Sarebbe bello dimenticare, andare avanti, smettere di flagellarsi, respirare.