Bisogna imparare a cavarsela da soli. Non
perché le persone deludono, no. Quello è un dato di fatto, un qualcosa che si è
sempre saputo e sempre si saprà.
Bisogna imparare a cavarsela da soli perché è così che deve essere. Nasciamo e moriamo soli. Quello che accade in mezzo è la vita. E la vita non è giusta, la vita non ti ascolta. La vita fa il suo corso e tu ti adegui.
Ti guardi
intorno e ti rendi conto che non c’è molto che si possa fare, solo andare
avanti. Non che questo debba portare a rassegnarsi, no.
La verità è che ci attacchiamo agli altri perché abbiamo paura, non perché ne abbiamo bisogno. E la paura porta solo ad altra paura. Bisogna smettere di avere paura e alzare gli occhi al cielo, essere forti.
Se durante
la vita dovessimo incontrare qualcuno che ne vale la pena, con questa persona
bisognerebbe condividere la felicità, non la paura.
Il principio
di causalità sancisce che una cosa può
generare solo se stessa, per cui è necessario attaccarsi alla felicità, non
alla paura. E bisogna capirlo presto, perché quando è tardi non si riesce a
smettere.